Come si produce il Parmigiano Reggiano Boselli

Produzione

La produzione del formaggio viene eseguita in locali appositi come avveniva nei secoli scorsi.

primo passaggioIl latte

Il latte intero ottenuto dalla mungitura del mattino viene aggiunto al latte della sera precedente, che è stato scremato in contenitori di acciaio dalla forma piatta. Servono circa 550 litri di latte per ciascuna forma di Parmigiano Reggiano (circa 40kg)

secondo passaggioIl siero

Successivamente il latte viene versato in enormi caldaie di rame a forme di campana rovesciata, la sua temperatura viene gradualmente aumentata e viene aggiunto il siero. Si tratta di un miscuglio di culture di base ottenute per mezzo di un processo naturale dal siero residuo del giorno precedente.

terzo passaggioIl caglio

In seguito, viene aggiunto il caglio per causare la coagulazione del latte che gradualmente si trasforma in granuli durante la cottura.

quarto passaggioLa cottura

Durante la cottura la temperatura raggiunge i 55°; al termine del processo di cottura i granuli caseosi si addensano sul fondo della caldaia formando una unica massa; questa viene portata in superficie per mezzo di un grande telo; la massa viene tagliata in due parti uguali per creare due forme gemelle

quinto passaggioIl riposo

Avvolte nella tipica tela di lino, le due forme vengono inserite in due stampi cilindrici di plastica detti fascere che danno loro la forma definitiva; in questo modo riposeranno 2-3 giorni. Il passaggio successivo permette al Parmigiano Reggiano di acquisire il suo caratteristico sapore, infatti il formaggio viene messo a riposare in grandi vasche piene di in una soluzione salina per circa 3 settimane.

sesto passaggioLa stagionatura

Al termine della salatura, per favorire la formazione della crosta, le forme di formaggio vengono custodite in un ambiente tiepido per alcuni giorni per prepararle alla stagionatura che dura minimo 12 mesi.

settimo passaggioQualità

Dopo questo periodo le forma sono sottoposte alla battitura con uno speciale martello per sentire il suono e determinare la loro qualità.

ottavo passaggioIl marchio

Solo quelle che risultano conformi agli standard qualitativi vengono marchiate a fuoco con il marchio del consorzio di tutela.